Ogni settimana ti parliamo di un album che pensiamo tu debba ascoltare. L'album di questa settimana è Song of Sage: Post Panic!, il nuovo album di Navy Blue.
C'è una magia non dichiarata negli album che arrivano dal nulla, con minimale clamore, mentre il mondo indugia nel quieto purgatorio tra le festività e un nuovo inizio. Song of Sage: Post Panic!, il secondo album di Navy Blue del 2020, è apparso nell'ultimo respiro della nostra spirale collettiva infinita e serve a lenire il post-sbornia globale che verrà. Ada Irin di febbraio ha accolto con calore il long-player di Sage Elsesser, famoso skater/modello/musico, offrendo ricche riflessioni sull'onorare la propria discendenza e sull'affrontare condizioni insostenibili, sia fisiche che mentali. Elsesser ha anche trascorso gli ultimi anni a farsi le ossa come uno dei produttori più formidabili dell'hip-hop underground, estendendo le nuove tradizioni di New York con fresche mutazioni di sentimenti classici. Ma Song of Sage presenta una differenza notevole nel modo in cui si radica nella leggerezza, facendo sì che Navy si godi le sue performance più stimolanti fino ad oggi.
Questa sensazione di leggerezza tratta la musica come movimenti, favorendo campioni lussureggianti che girano in cerchi come un vortice. Questa volta, Navy concede il controllo a un assortimento dei produttori più intricati dell'underground, curando un suono che è sia ipnotico che familiare, un'energia senza tempo che spinge verso l'infinito. Come da copione per il crescente canone di Navy Blue, questo è un altro disco rap senza riserve, che si preoccupa pochissimo dei ritornelli accattivanti e del potenziale di successo esplosivo. Sta rappando come se nessuno lo stesse guardando, ma è grato che noi siamo sintonizzati. Per camminare nella sua luce, Navy si fida del potere della catarsi, rimuovendo ogni angolo di conflitto interno, trauma infantile e distruzione della colonizzazione. La sua candida calma rende l'ascolto facile, ma si piega verso l'interno mentre la sua voce si spezza non appena il dolore riaffiora da ciò che ha riemerso. Non ci sono opportunità sprecate nella sua scrittura e i dettagli giustificano ogni replay che guadagna.
Song of Sage onora e supera il suo predecessore immergendosi più a fondo—la sua autoconsapevolezza fonde con l'osservazione del mondo creando un ascolto avvincente per chiunque stia ancora lottando, stia ancora imparando. Possiede il tipo di potere che farà emergere Yasiin Bey all'ultimo momento, che farà ricordare a billy woods un bacio in biblioteca. Ogni volta che Sage intreccia l'intimità dei suoi ricordi con i tratti più ampi della sua sopravvivenza, si eleva ulteriormente nel suo nome, impartendo una saggezza ben oltre i suoi anni. Questo album è una testimonianza per chi conosce la perdita, che incontra il dolore al mattino, e troverà ogni mezzo possibile per vivere per raccontare la storia. Le risposte non sono sempre ovvie, ma il viaggio rimane valido. Dopo una dichiarazione così potente, non c'è dove Navy Blue non possa andare da qui: un uomo stanco del popolo, che ci invita dentro noi stessi.
Michael Penn II (noto anche come CRASHprez) è un rapper ed ex scrittore per VMP. È conosciuto per le sue abilità su Twitter.
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