Ready To Die è diventato un classico tanto canonizzato che ogni elogio non può che sembrare vuoto. Nessun aggettivo o schema di colori di seconda mano può catturare il gioco di ombre di luce e oscurità che Biggie crea riga per riga, una minaccia sociopatica seguita da una vanteria in stile Luigi XIV o un dettaglio romanzesco che ti congela il midollo. Non c'è niente di Teflon in questo album. Tutto si attacca a Big, ogni paura serpentina e realtà cancerosa. Lui la assorbe e la internalizza, risputandola con precisione fatalistica.
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Il debutto di Biggie serve come una linea temporale per l'hip-hop come cultura che lo precede. Scopri come qui.
Il nostro show Stax of Wax di questa settimana è dedicato agli artisti campionati su Ready to Die. Ascolta qui.
La storia della copertina iconica di Ready to Die.