Pete Townshend unwittingly named power pop. In the '60s, the Who guitarist used the term to describe the style of his group as a way to link them to groups such as the Beach Boys and other smart, melodic pop acts Townshend admired. Power pop, as it grew, became a lean sister to punk rock’s “burn everything down” ethos yet its musical conservatism gives it a rather nerdy air. The Weezer video for Buddy Holly where the band performed in suits and glasses was not far off from the truth.
Power pop is somewhat easy to define yet it is a sound that is easily malleable. After acts like Big Star and Cheap Trick defined the foundation in the '70s, a lot of acts began incorporating different aspects of the sound with varying degrees of success. It made a resurgence in the '80s with bands like The Knack and the dBs giving it a new wave spin. The 1990s alternative rock boom introduced a new guidebook - Kurt Cobain described Nirvana as the '90s version of Cheap Trick and the paradigm shift they inspired with Nevermind created a fertile ground for pop-minded songwriters and musicians to hit the charts running. With that in mind, here’s an exploration of ten releases that are essential for the power pop genre and also important for your rock/pop collection.
Big Star porta con sé l'etichetta di \"band cult\" ovunque vada. È tragico considerando le loro ambizioni di conquistare il mondo — radicate nei titoli dei loro album come #1 Record — e come desiderassero essere la prima e ultima parola nella pop Beatlesque. La sfida con Radio City era vedere se il chitarrista/cantante/autore Alex Chilton potesse dimostrare di poter continuare senza il suo compagno di scrittura Chris Bell, che se n'è andato dopo il fallimento commerciale di #1 Record. La sensazione di sollievo nell'ascoltare Radio City è che Chilton non solo ha affrontato la sfida, ma ha addirittura superato #1 Record nel processo. È un lavoro più sciolto e scarno in alcune parti, eppure il suo (e degli altri membri della band) dominio della melodia e della scrittura non è diminuito: la sequenza di tracce da “You Get What You Deserve” a “Morpha Too” contiene alcuni dei migliori brani pop di Big Star. Chilton ha realizzato la sua ballata più bella fino a quel momento con “September Gurls,” con i suoi arpeggi di chitarra direttamente dal repertorio degli Byrds, mentre le percussioni lo spingono avanti con passo vivace. Questo è un approccio che è stato provato molte volte da bande imitatrici in cerca di un po' della magia di Big Star, ma sembra che nessuno sia riuscito a cogliere quella sensazione idilliaca ma angosciosa che Chilton riesce a esprimere qui.
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