Quanto spesso si può identificare il momento in cui si sta assistendo a qualcosa di speciale? È una sensazione piuttosto difficile da scrollarsi di dosso in presenza di ciò che l'artista di Dallas, Liv.e, ha realizzato con il suo album d'esordio Couldn’t Wait to Tell You… Costruito su un patchwork di suoni che fanno vibrare il nuovo underground, l'odissea di 20 canzoni attraversa spazio e tempo in un modo familiare, ma originale. Mentre l'atteggiamento senza genere si prende il giorno, è facile essere catturati dalle estetiche; Liv.e porta con sé una salsa trascendentale tutta sua, ma rifiuta di perdersi nelle profondità delle sue idee. Tuttavia, le idee alimentano gran parte delle narrazioni persistenti: romanticismo, potere, realizzazione personale e crescita guidano Liv.e attraverso tutte le cose soul e glitchy, conferendo una qualità onirica che le consente di navigare, e all'ascoltatore di perdersi.
Sebbene i temi più ampi siano facili da cogliere, c'è un tale conforto, se un ascoltatore decide di abbandonarsi. Liv.e è un'artista che si occupa di sentimenti, ma non gioca mai con il loro potere. La quarta parete si dimostra fragile attraverso la sua ammissione che anche le parole più belle non sostituiranno mai quella sensazione di quella sensazione. È ciò che rende Couldn’t Wait to Tell You… un incantevole eppure sfuggente viaggio nell'enigma di Liv.e mentre dialoga con se stessa, con i suoi cari, con il mondo. Se qualcuno dovesse dimostrarsi intransigente, c'è chiarezza da trovare; ogni disco funziona come un appunto per se stessi, o uno specchio distorto nell'ego, o una semplice riflessione dell'anima. C'è urgenza nel lento viaggio, supportato al meglio dal fatto che Liv.e si concede spazio in prima linea, non più legata dai suoi membri di supporto o avvolta in effetti. È una vocalist impressionante con una visione formidabile, che si muove attraverso suoni e firme per offrirsi a livello cellulare a chiunque venga ritenuto meritevole in quel momento. Oggi, un nuovo colpo di fulmine. Domani, la persona che era una volta.
Un album romantico in ogni sua parte, Couldn’t Wait to Tell You… è la colonna sonora per il sogno di un cercatore di vinili, basandosi sulla storia per portare avanti il canone dell'amore nero. È un omaggio a Brown Sugar, ma udibile e con diversi brani in sottofondo. È lungo, sfocato e spesso intimidatorio nella sua imprevedibilità, ma Liv.e non si piega mai alla noia anche quando oscura le risposte. È accogliente, ricordandoci che a volte, è sufficiente meravigliarsi del codice: come è scolpito e cosa riesce a catturare. Questo esordio è un esercizio in sé, la sua natura inventiva si dimostra più gratificante per l'orecchio attento. Curates la profondità, e ci si aspetta che noi portiamo noi stessi all'offerta. Con questo primo grande passo verso il futuro, è probabile che Liv.e busserà alle nostre corde del cuore per un lungo tratto di questa eternità.
Michael Penn II (noto anche come CRASHprez) è un rapper ed ex scrittore per VMP. È conosciuto per le sue abilità su Twitter.
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